venerdì 31 marzo 2017

Girobike Slovenia 134 k

E' giorno di recupero e lo sfrutto al massimo. Avrei potuto starmene a riposo, appunto per recuperare oppure andarmene al mare ma l'istinto solare mi ha spinto a prendere energia pedalando in bicicletta. La giornata non è iniziata splendidamente visto che il mio Garmin si è messo a fare le bizze...va bene, io però ho quasi sempre il piano B.
Attivo quello di riserva e si va, pazienza se poi avrò difficoltà a scaricare i dati.
PS sono riuscito a scaricare i dati e su questo link c'è la traccia
 
La mia idea è di andare in direzione Slovenia ma la prendo larga in modo da metter dentro km e fare un bell'allenamento lungo.
Mi avvio quindi in direzione Savorgnano per poi prendere Nimis e quindi tutta la strada "pedemontana" che porta fino a Cividale.
La giornata è splendida, soleggiata ma non caldissima, c'è anche un filo di vento che però non infastidisce eccessivamente. Il paesaggio che ho attorno è una esplosione di primavera, ovunque campi ingialliti dal tarassaco in fiore, qua è là qualche albero di ciliegio, di pesco o altro al top della fioritura.
Sono proprio fortunato a lavorare a turni ed avere questi giorni di recupero infrasettimanali da dedicare alle mie passioni ed allora godiamone al massimo.

 Le gambe girano alla grande anche se non le sollecito molto perchè avrei voglia di superare i 100 km per festeggiare alla grande questo mio primo lungo bike stagionale. Dopo Cividale evito la salita di Albana girandoci attorno ma non certamente mi sogno di scansare la salita che, entrando in Slovenia da Mernico, mi porterà fino a Neblo passando per Senik.
E' una salita non molto lunga ma molto gradevole per i miei gusti, inoltre è tranquillissima, non passano auto e di solito per tutto il tratto non si trova anima viva a parte qualche ciclista. Difatti anche oggi incrociati 2, uno in salita e uno in discesa.
La salita inizia nel paesino di Golo Brdo e prosegue molto regolare con un leggero falsopiano in discesa e poi di nuovo su fino a Senik dove mi sono fermato un momento per mangiare una barretta e fare 2 foto.
 Raggiunta la vetta c'è una fantastica discesa appena percettibile nella prima parte che consente di pedalare fortissimo e lasciarsi andare, tante curve ma visibilità accettabile. Nella ultima parte invece diventa più ripida e pericolosa prima di imboccare un lunghissimo rettilineo che porta a Neblo. Ho fatto più di 60 km eppure ho ancora una gran voglia di pedalare, farò una breve sosta a Medana che si raggiunge dopo aver superato Dobrovo. E' un tratto molto bello, l'ho fatto un sacco di volte ma non perde mai il suo fascino eppoi in questa stagione la strada è continuamente fiancheggiata da ciliegi in fiore...uno spettacolo. Ogni tanto si possono ammirare deliziosi panorami sul Collio sloveno, su ogni colle c'è un campanile o una torre di un castello, sono innamorato di questa zona.



 Mi fermo a Medana da Belica e consumo un ottimo strudel con caffè baciato da un caldo sole in faccia. Al tavolino accanto c'è un signore molto anziano di origine tedesca accompagnato dalla moglie italiana...è completamente rincoglionito, non riesce a capacitarsi che i CRAUTI che lui vorrebbe in questa stagione non li preparano, li chiede almeno 10 volte alle due cameriere in servizio.
Riprendo il giro in direzione Vipolze, Kozana, Smartno. E' un piacere pedalare su queste strade, le foto che mi son fermato a fare testimoniano lo spettacolo.

 Ripasso per Dobrovo, rifaccio la salita di Medana poi proseguo in direzione Cormons. Mi avvio verso casa non prima però di aver fatto una digressione in salita in direzione dell'Abbazia di Rosazzo. Da qui Manzano, Buttrio, Cerneglons e poi casa.
Purtroppo se non riesco a scaricare i dati non riuscirò a determinare il dislivello, di certo è stato un fantastico giro di 134 km completato in 4 ore e 45 minuti alla ragguardevole media (per me) di 28, 2 km/h.
PS dalla traccia si evince un dislivello di oltre 1200 m


giovedì 30 marzo 2017

Abbiamo anche Marco di 5 mesi a camminare con noi


La primavera fiorisce in tutto il suo splendore, cresce la voglia di uscire all'aria aperta, di nutrirsi di sole, di assorbire di energia positiva che viene dal contatto con la natura. Quale migliore occasione di farlo anche in compagnia.
...e qui vengono fuori QUELLI DEL CAPPUCCINO che il giovedì mattina offrono l'occasione di una passeggiata di 7-8 km sempre su percorsi diversi cercando di toccare angoli del comune di Tavagnacco sempre nuovi.
Stamattina consueto ritrovo alle 9 in piazza a Feletto, ci sono arrivato a piedi e già qualcuno era sul posto, altri sono confluiti da ogni lato della Piazza...
...ops vedo da lontano una mamma con marsupio annesso, si tratta di Chiara, già diverse settimane fa aveva tentato di venire ma per un disguido era mancata. Stavolta è come al solito sorridente e ben predisposta a camminare insieme a noi e portare il suo piccolo Marco a "stabilire il record" di camminatore più giovane della nostra iniziativa con i suoi 5 mesi.

Abbiamo preso la direzione del Parco del Cormor percorrendo la solita strada di  Longaris che attraversa un piccolo boschetto. Il gruppo si è subito molto allungato a testimonianza che il gruppo di testa composto da "vecchi" aficionados ha ben rodato il passo mentre qualche nuovo venuto deve prendere ancora confidenza.
Siamo ben in 37

Lungo il nostro tragitto incontriamo spesso e volentieri solitari camminatori o passeggiatori ed il loro sguardo è spesso stranito, incredulo di dove stiano andando questi pazzi.
Ci avviciniamo al Parco del Cormor, ne approfitto per filmare il codazzo in cima ad una piccola salitella (video sopra) ed è veramente un bel spettacolo vedere la gioia di questi amici che abbiamo coinvolto.

 All'interno del Parco mentre i primi fanno il mezzo giro seguendo il corso del Cormor io guido la coda a tagliare un centinaio di metri che ci riporta al congiungimento ad avere nuovamente il gruppo compatto.
Ritorniamo ad uscire, subito dopo svoltiamo sulla destra e seguendo l'argine del Canale Ledra ci dirigiamo verso Colugna. Si tratta di un sentiero stretto che va percorso con prudenza ma è assai gradevole e si tratta di un assoluto inedito in tutte queste 20 settimane di attività di QDN Tavagnacco.
Ripassiamo per Colugna e ci avviamo verso il punto di arrivo percorrendo la ciclabile. Il gruppo è molto allungato, ci vogliono le redini a tenere a freno "le puledre" di testa del gruppo mentre in coda Giulia e Gloria accompagnano gli ultimo al compimento di questa nuova piccola "impresa". Quando giungiamo in piazza i volti sono tutti sorridenti e soddisfatti, pronti per la foto di gruppo finale e qualche selfie particolare.
Sono veramente molto soddisfatto di questa nuova parentesi della mia vita sportiva nella quale coniugo giornate di corsa finalizzate alla gara a giornate di semplice cammino atto solo a divertirsi.
L'appuntamento è per lunedì sera con QUELLI DELLA NOTTE e per giovedì prossimo per QUELLI DEL CAPPUCCINO

mercoledì 29 marzo 2017

QDN hanno risorse infinite, parte la corsa del mercoledì

Parte anche questo nuovo appuntamento di corsa per QUELLI DELLA NOTTE di Tavagnacco che terrà compagnia per alcuni mesi ogni mercoledì sera. Ad avere questa idea e rendersi disponibile a coccolarla è stato l'amico Oscar Bonetti che intende creare un gruppetto di podisti che uniscano il divertimento del correre con la possibilità di sperimentare assieme qualche sentiero, qualche angolo del territorio di Tavagnacco.
Le uscite saranno guidate al ritmo di 6'-6'15'' al km per 45-60 minuti. Il ritrovo è fissato in Piazza a Tavagnacco per le 19.15 con partenza alle 19:30.
Siamo certi che lo spirito della iniziativa sarà un mix di giocosità e agonismo, d'altronde il fautore dell'iniziativa  non può che puntare ad altro.
La prima serata è andata già benissimo visto che si sono ritrovati in 15 ai quali si è poi aggiunto un altro per strada.

Rimane fissato per domani mattina l'appuntamento per la Camminata svelta di QUELLI DEL CAPPUCCINO al solito posto a Feletto e domani ci sarà anche una piccola sorpresa sul percorso perchè andremo a percorrere un tratto inedito. Vi aspettiamo numerosi.

Stamattina intanto per me una splendida camminata post-trasloco, breve ma intensa in direzione Parco del Cormor che manifesta la Primavera in tutto il suo splendore.






martedì 28 marzo 2017

345 volte grandi





L'ennesimo record di partecipazione per QUELLI DELLA NOTTE di Tavagnacco.
Sembra che non ci siano veramente limiti, è stupefacente vedere le mani che si alzano quando il buon Pino Amato chiede agli "esordienti" di manifestarsi. Indubbiamente la pubblicità data dagli articoli sul Messaggero hanno contribuito ma più di tutto sono gli amici che portano gli amici che rappresentano il successo della nostra iniziativa. Basta scambiare qualche parola durante la camminata per verificare ciò.

 Nel successo complessivo dell'iniziativa, clamorosa è l'affluenza nella Camminata Allegra (quella intermedia per intendersi), ieri sera eravamo in 161. Un lunghissimo serpentone di appassionati che quando si è snodato sui sentieri che si diramano dall'ippovia verso Branco, al buio, dava un colpo d'occhio eccezionale con tante lucine accese.
Fra tutti i camminatori meritano sicuramente una nota particolare due bambine intorno ai 5 anni che hanno accompagnato la mamma per tutta la camminata senza batter ciglio e sempre sorridenti ed allegre.
Questa iniziativa ha la sua ragion d'essere nella passione dei partecipanti, nel loro spirito allegro, nella voglia di divertirsi in compagnia; certamente fondamentale diventa la presenza dei "fari" che in tutti i gruppi hanno la funzione di gestire il ritmo, assicurare gli attraversamenti pedonali, curare la coda dove a volte qualcuno arranca e fare attenzione che tutto proceda per il meglio anche a centro gruppo specie quando come ieri sera a causa dell'elevato numero e dei sentieri stretti ul gruppone si allunga.

Il momento della confluenza dei gruppi in Piazza ha sempre un certo fascino come pure il raggrupparsi sulla scalinata della Chiesa per la foto di rito finale.


- Camminata Benessere: 86 + 6 🐶
- Camminata Allegra: 161 + 3 🐶
- Camminata Sportiva: 53
- Corsa Simpatia: 23
- Corsa Turbo-Lenta: 12
- Corsa Spiritata: 10
totale 345

lunedì 27 marzo 2017

Maratona con podio...per Milena





Il lavoro paga ed arriva il podio per Milena alla Unesco Marathon.
Non era uno degli obiettivi stagionali questa gara, nella programmazione della stagione primaverile avevamo impostato di arrivare al top nel mese di Aprile.
L'esperienza di tanti anni di corsa di endurance mi ha insegnato che lo stato di forma quando arriva bisogna coglierlo perchè non dura in eterno, il bravo atleta deve concretizzare in quel mese perchè inevitabilmente poi si cala.
Alla luce di questo, iscrizione last minute alla Maratona dell'Unesco che unisce Cividale ad Aquileia e propositi di impostare una gara d'attacco anche se di questo non ho informato preventivamente Milena.
Da alcuni mesi ho impostato e seguo la sua preparazione (le cosiddette TABELLE) per finalizzare una Maratona, abbiamo fatto qualche allenamento insieme, corso qualche gara fianco a fianco, ormai conosco molto bene la sua corsa, quello che può dare e dove può arrivare.
Siamo pronti alla partenza, tanti volti amici anche se complessivamente non siamo in tanti.
Ci si scambia impressioni, propositi di ritmi, speranze di risultati...c'è chi chiede uno scambio di abbracci per assorbire energia positiva, vero Elena Floreani? Lasciamo stare che poi la stessa Elena bluffi sui propositi di tempo finale perchè poi realizza un gran bel tempo.
Donata sembra abbastanza tranquilla, che abbia superato l'ansia dei giorni precedenti in vista di questo che dovrebbe essere il suo ultimo allenamento in vista della Vienna Marathon?
Avevamo cercato di tranquillizzarla in tanti ed in effetti la sua garà sarà esaltante con il risultato di portare a casa anche il PB.

 Immancabili anche loro, i BLS RUN, ottimi podisti che sono disposti in caso di necessità a praticare le procedure di soccorso in caso di arresto cardiaco, tra loro Claudio Cettolo autore di una bella gara in rimonta dimostrando la sua tenacia e la sua grande forza d'animo in un momento delicato, e Nicoletta Vidoni anche lei molto brava e soddisfatta.
Ma veniamo ad esaminare brevemente la nostra gara.
Il percorso della Unesco Marathon non è difficile di per sè ma va interpretato bene se si vuole ottenere un risultato buono. Partenza veloce quindi per sfruttare la leggerissima pendenza favorevole in partenza, attenzione massima però a non esagerare e sprecare energie preziose indispensabile negli infiniti rettilinei finali.
Imposto un ritmo intorno ai 4:35 in partenza, andiamo avanti in gruppetto nei primi km; Sereno Molinaro, valente podista mio ex-compagno di squadra mi è sempre al fianco, corre bene ma mi chiedo se non stia esagerando. Poco prima della mezza mi chiede a che ritmo stiamo andando dimostrando che non avesse assolutamente percepito l'entità del suo errore che in effetti pagherà nel finale.
Corriamo entrambi molto sciolti, Milena ha il respiro leggero, siamo all'inizio ma la sento efficiente, la sua corsa è sempre molto agile, in spinta.
Dopo una decina di km abbiamo gà recuperato un minuto sulla media prevista...secondi preziosi da spendere nel finale.
Transitiamo per Manzano, ci sono un po' di spettatori che ci incitano, tra loro anche un collega. Si tratta di "benzina"  per il morale che in questa gara è scarsa infatti bisogna attendere Palmanova per avere un altro poco di incitamento.
Il passaggio alla mezza è solerte rispetto alle previsioni, 1:37:50.




Ora il successivo obiettivo è Palmanova che raggiungeremo poco dopo il cartello del 25° km. Siamo veramente bene finora, ad accoglierci ci sono due amici storici della Maratonina di Palmanova, uno di loro ci accompagna per 500 m, il secondo Martina Luca ci annuncia con il microfono.
Ancora qualche centinaio di metri ed entriamo in cità da Porta Cividale, è sempre molto suggestivo questo passaggio, entusiasmo del pubblico, incitamento da coloro che attendono il cambio della staffetta. Anche lo speaker Ballaben ci annuncia e ci fa raccogliere qualche ulteriore applauso, scopriremo dopo che qualcuno filma anche il passaggio fornendoci 5 secondi di video molto ben graditi.

 

Inizia ora la parte più delicata della gara anche perchè appena fuori dalla città stellata il vento prima laterale si dispone esattamente nella direzione UGUALE E CONTRARIA alla nostra.
Ora Milena sembra più provata, ha un momento di smarrimento dei suoi nei quali "smette di correre", come dico io semplicemente butta i piedi in avanti. Basta un bel grido, un incitamento e dopo un paio di centinaia di metri riprende il ritmo
Guardando il mio cronometro realizzo che al netto di clamorosi cedimenti l'impresa è a buon punto. Riesco ancora per qualche km a stimolare Milena tirandola intorno ai 4:40 poi man mano assecondo un rallentamento appena percettibile che la agevola ma non influisce troppo sul risultato.
Il vento in faccia ora è davvero fastidioso, Milena si mette nella mia scia cercando di stare riparata...è più un effetto psicologico che altro ma ogni cosa serve. In questo tratto corriamo fianco a fianco con i podisti della Julia Augusta, la gara di 16 km partita da Palmanova. Li superiamo salutandone ogni tanto qualcuno noto e spesso e volentieri riceviamo incitamenti, come non ricordare quelli di Daniella e di Sonia, come pure quelli di Antonio Oblach e Giorgio Zuzzi.
Ormai l'interminabile rettilineo sta per terminare, laggiù in fondo il campanile della Cattedrale di Aquileia ci attende per sancire questa ennesima piccola impresa. Milena stringe i denti, ormai le sue forze sono veramente al lumicino, onestamente anche io non sono più molto fresco ma ho il mio compitino da portare a termine. Abbiamo la possibilità di chiudere in 3:18 ma non bisogna cedere.
So che gli ultimi 3 km sono duretti, una impercettibile salita e la monotonia del rettilineo ne sono i responsabili. Ora incito Milena continuamente, viaggiamo intorno ai 5 al km, abbiamo rallentato sensibilmente eppure sembriamo volare rispetto ai podisti che ci sono al fianco.
Grido, incito, corro...no, questo lavoretto che abbiamo costruito non possiamo rovinarlo in questi 2000 metri. Go, Milena, go, dobbiamo recuperare qualche secondo.
Split del 41° km ben sopra i 5 al km...
Accidenti!!! Forza Milena, forza dobbiamo fare questi ultimi 1195 metri in meno di 6 minuti, anzi in 5:45.
Bisogna aumentare, abbiamo davanti 3 maglie rosse della Scuola di Maratona di Vittorio Veneto, li dobbiamo prendere. Uno sguardo al crono, ci siamo, abbiamo ripreso a correre.
Io sono avanti e Milena mi è in scia, non deve perdersi, mi giro un momento dietro e le vedo il volto segnato dalla fatica, una smorfia quasi di dolore ma so che non cederà.
Qualcuno si chiederà: "ma è questa la maratona?".
La MARATONA non è sempre questo, sono bellissime sensazioni ma a volte bisogna passare anche dalla sofferenza per gioire poi di un grande risultato.
Ormai manca pochissimo, ci incitano, Bernadette e i suoi amici sul ciglio della strada invocano Milena a gran voce, ancora 50 metri e la curva che ci porta sul rettilineo finale.
Le maglie rosse ci ripassano (loro hanno fatto solo 16 km) poco male, il nostro capolavoro è ormai confezionato. Lo speaker annuncia l'arrivo della terza donna...ma come? Ero certo che Milena fosse in quarta posizione...evidentemente là avanti deve esser successo qualcosa.
L'impresa è coronata anche da una splendida posizione sul podio.
Chiudiamo la nostra gara in 3:18:55 con Milena terza assoluta e unica friulana sui due podi anche se è da sottolineare che siamo tesserati per una società pugliese (Atletica TRE CASALI San Cesario di Lecce).
C'è incredulità per questo risultato (come posizione) sia mia ma soprattutto di Milena e anche del giornalista del Messaggero (il mitico Mazzei) che subito cerca di cogliere qualche informazione.
L'attesa della premiazione ufficiale è lunga ma una volta tanto ne vale la pena.


Milena sale su quel podio orgogliosa del grande risultato realizzato, grande perchè si tratta comunque di una terza posizione assoluta ma anche di un ottimo riscontro cronometrico per una atleta che compirà tra pochissimi giorni 50 anni, una prestazione che la proietta ai vertici stagionali dei tempi della sua categoria FM50.


Nel momento in cui i fotografi le chiamano per la foto finale con la medaglia mi rendo conto di "avere un po' di responsabilità" anche io in questo risultato, di avere visto bene sulle potenzialità e di aver saputo tirare le sue gambe e la sua testa al massimo.
POCOPOCOPIANOPIANO ancora riesco ad essere un buon "conoscitore della Maratona".
La dedica finale di questa gara va a Romina vittima di un recente incidente e a Paola che sta correndo la sua maratona della vita, tra pochi giorni affronta pure una asperità importante ma siamo certi che poi tutto sarà in discesa e la vogliamo presto tra noi a correre.