lunedì 6 maggio 2019

Meglio evitare

Non sono scaramantico ma forse non è bene stuzzicare il destino.
Nella primavera del 2012 avevo messo in programma un viaggio a Boston per correre la Maratona. Una settimana prima della partenza esco in bici. Nelle mie intenzioni avrei scalato 3 cime Porzus, Valle e Castelmonte.












Al termine della seconda discesa accadde qualcosa che mai sono riuscito a determinare, fatto sta che mi ritrovai in ospedale con trauma cranico e il viso distrutto.

Qualche giorno fa mi è venuta per la testa l'idea di correre la Corsa per Haiti, una gara ciclistica di 157 km durante la quale si affrontano 3 salite (due delle quali sono le stesse del 2012).

L'idea mi ha stuzzicato tanto poi ho fatto una riflessione.

Anche in questo caso dopo una settimana devo partire degli Stati Uniti, per una settimana di vacanza e correre la Maratona di Buffalo.

Ora...non sono scaramantico, se passa un gatto nero non faccio il giro largo, nè mi spaventa il passaggio di un carro funebre ma come diceva "un vecchio politico" a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca...per cui direi che non sfido il destino. Domenica prossima invece della Corsa per Haiti mi correrò una tranquilla Bibione Half Marathon e incrociamo le dita

sabato 4 maggio 2019

Progressivo inatteso e con la pioggia

Una sorpresa positiva come epilogo di un'azione che doveva essere normale dà sempre grande soddisfazione. Percepire scioltezza, agilità mentre ti aspettavi gambe dure durante un allenamento è una di quelle sensazioni che veramente ti rirano su.
Sono ancora in ripresa dopo questo brutto raffreddore che mi tiro avanti da 10 gg e che mi ha fatto rinunciare alla Maratona di Padova. Ho corso poco anche se in realtà non sono mai stato fermo. Stamattina contavo di uscire per una corsa senza pretese. Il "cielo trubbu" (trad. molto nuvoloso) non ispira molto. Temporeggio fino oltre le 10 poi mi butto all'avventura decidendo di rimettere alla prova le Hoka con le quali non ho ancora preso feeling.
In genere già dal primo km, che per me è quasi sempre percorso sullo stesso tratto, mi accorgo di che tipo di sensazioni andrò ad incontrare. Oggi è stato proprio un bel partire. Gambe leggere, falcata insolitamente lunga...mi sono esaltato.
Un allenamento che nasceva come corsetta si è trasformato così in un esaltante progressivo. Per aumentare la bellezza a due km dalla fine un violento acquazzone mi ha fatto riprovare il ciaf ciaf che ti porta ad andare ancora più veloce per raggiungere prima la meta.
Il colmo è stato che pochi minuti dopo il termine del mio allenamento ha spiovuto

venerdì 3 maggio 2019

Malghe del Porzus da Canal Grivò...con sorpresa


Le Malghe del Porzus dovevo conquistarle a tutti i costi. Stavolta parto da Canal di Grivò,
un paio di km di asfalto fino a Stremiz. Vedo una macchina della polizia ed un assembramento, chiedo se posso passare. Un poliziotto mi dice di si, poco più avanti il suo capo in borghese mi chiede: "Per favore puoi aspettare 10 minuti che finiscano?". Non si mette bene.
Prendo il sentiero molto bello e curato che mi porta fino a Canebola e successivamente fino a Bocchetta Sant'Antonio. Il sole batte forte ma sono quasi sempre in ombra, prendo il sentiero per le Malghe che raggiungo abbastanza presto. Il tempo di far qualche foto, leggere il pannello descrittivo della vicenda qui accaduta nel 1944
e quattro chiacchere con alcuni visitatori. Riprendo il mio cammino verso Porzus e poi la discesa che transitando per il Castello di Cucagna
e il Castello di Zucco


mi riporta alla macchina. Una escursione assai soddisfacente anche se avrei fatto volentieri a meno di incrociare una ventina di nostalgici del fascio  in posizione di riposo che ascoltavano il delirante discorso di un folle che parlava di "invasione di negri", di "delinquenti africani che vengono a rubarci il lavoro". Sono certo che la maggior parte di quegli esseri oltre che bere birra (a giudicare dalle panze) non abbia mai neanche saputo cosa sia il lavoro. Meno male che non mi è venuto da "scatarrare" quando son passato vicino, l'avrebbero potuta prendere come una provocazione.