venerdì 26 aprile 2019

Da Attimis fino alle Malghe del Porzus...forse.

Erano tanti anni che auspicavo di andare sulle Malghe del Porzus. Ci sono arrivato vicino tante volte, in bici, di corsa , di passo, anche in macchina ma mai avevo preso la decisione di fare quelle poche centinaia di metri che separano l'ambita meta dalla strada asfaltata.
Stamattina mi sono svegliato con la voglia di camminare e perchè non provare proprio questa bella passeggiata?
Mi avvio verso Attimis ma la delusione mi prende, Il cielo è scuro e la zona appare già da Udine completamente coperta dalle nuvole. Non desisto, partirò e all'occorrenza ripiego con le pive nel sacco mi dico.
Parto dalla Chiesa di Attimis lungo il sentiero 765 che mi porta in breve tempo prima al Castello Inferiore e poi a quello Superiore di Attimis. In realtà si tratta di pochi ruderi.
La salita nel bosco è assai gradevole anche la pendenza si dimostra subito impegnativa, viaggiamo costantemente oltre il 12% di media.
Il sentiero è molto ben segnato e pieno di fiori e fragoline selvatiche.

Conosco questo sentiero per averlo percorso in discesa ma naturalmente fatto nel verso opposto assume un aspetto assai diverso.
In poco più di un'ora raggiungo Porzus che è già in parte avvolto dalle nuvole, volgo lo sguardo in alto e assolutamente non si vede nulla. Scelgo comunque di provare a salire ancora un po', eventualmente poi prenderò la strada asfaltata che conosco molto bene.
La salita è sempre impegnativa e cade anche qualche goccia di pioggia, le nuvole ormai mi avvolgono. Incrocio la strada asfaltata. "Sento odor di Malghe" che oggi pensavo proprio di vedere invece la visibilità è minima. Ho quasi deciso di desistere ma quando adocchio un cartello con l'indicazione Malghe del Porzus mi faccio tentare e lo intraprendo.
Cammino un bel po' senza scorgere molto se non il sentiero e i segnali bianche e rossi molto numerosi.
Ad un certo punto avverto di aver raggiunto il punto più alto. Immagino che siano le Malghe in quanto non ci sono alberi ma non posso esserne sicuro.
Proseguo con l'unico obiettivo di guadagnare la discesa ma l'impresa di fa più ardua del previsto comunque dopo aver "conquistato a mia insaputa" la cima del Monte Carnizza prendo il sentiero che mi porta giù verso Clap.
Sono ancora immerso nelle nuvole come pure lo è questo piccolo villaggio dove incontro un pastore (avevo notato in un recinto delle pecore) che mi indica il sentiero per raggiungere Porzus senza fare il giro largo su asfalto.
Questa che doveva essere una breve gita si sta trasformando in un bel trekking con discreto dislivello che alla fine sarà quasi di 1000 m.
Da Porzus prendo la strada asfaltata per un pezzo, giusto il tempo per vedere e salutare un podista più pazzo di me.
L'ultimo tratto è un ripasso del primo tratto di sentiero che mi riporta presso la Chiesa di Attimis dopo oltre 16 km di cammino.
Le Malghe del Porzus meritano una nuova visita in condizioni di visibilità migliore ma io mi sono divertito assai.






Nessun commento:

Posta un commento

Visto che siete arrivati fin qui lasciate un commento. Se non siete registrati firmatevi