I piani di questo lungo fine-settimana di giugno prevedevano gita in Romagna per affrontare alcune delle salite della Novecolli. All'altezza di Bologna un traffico inaffrontabile ci ha imposto di cambiare direzione. Pochi secondi e approntiamo un piano B...prendiamo direzione Parma.
Il tempo di trovare alloggio peraltro molto gradevole in un albergo-ristorante di vecchia tradizione dove solo sostare in sala colazione vale il costo (quadri-addobbi-bottiglie di vino).
Prima di salire in sella ci fermiamo a mangiare un trancio di pizza e chi ti troviamo dentro? Una allegra famiglia di salentini DOC che degustano un calzone...'sti leccesi sono disseminati ovunque.
E' necessario fare qualche km prima di cominciare a salire ma ne vale veramente la pena. Si va su molto dolcemente all'inizio per poi intraprendere qualche secca salita ma mai eccessivamente lunga.
La prima "cima" che raggiungiamo è Calestano. In realtà si tratta di una ascesa molto lunga ma pedalabilissima che ci porta fino ai 400 m. Ci fermiamo per un caffè.
Appena riprendiamo a salire ci si aprono davanti dei panorami stupendi che è d'obbligo fermare col nostro cellulare.
Individuiamo un cartello che indica una pieve, per raggiungerla è necessaria una digressione dal tracciato, naturalmente la percorriamo raggiungendo prima bardone e poi Terenzo. Siamo sulle strade della Via Francigena.
Sulla via del ritorno affrontiamo una terza ed ultima salita a Neviano de Rossi che ci porta ad accumulare i nostri 1000 m di dislivello.
Pieve |
Noi ciclisti siamo abituati a lamentarci di avere sempre il vento contrario. Ebbene in questa occasione confessiamo di avere avuto tanta fortuna. Vento assente all'andata e alle spalle al ritorno. Questa condizione sommata alla leggera discesa ci fa pedalare a grande velocità in tutta scioltezza.
Raggiungiamo il centro di Parma dove ci ristoriamo con una bella birra.
90 km tanto per cominciare è proprio gran bella cosa.
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