venerdì 3 maggio 2019

Malghe del Porzus da Canal Grivò...con sorpresa


Le Malghe del Porzus dovevo conquistarle a tutti i costi. Stavolta parto da Canal di Grivò,
un paio di km di asfalto fino a Stremiz. Vedo una macchina della polizia ed un assembramento, chiedo se posso passare. Un poliziotto mi dice di si, poco più avanti il suo capo in borghese mi chiede: "Per favore puoi aspettare 10 minuti che finiscano?". Non si mette bene.
Prendo il sentiero molto bello e curato che mi porta fino a Canebola e successivamente fino a Bocchetta Sant'Antonio. Il sole batte forte ma sono quasi sempre in ombra, prendo il sentiero per le Malghe che raggiungo abbastanza presto. Il tempo di far qualche foto, leggere il pannello descrittivo della vicenda qui accaduta nel 1944
e quattro chiacchere con alcuni visitatori. Riprendo il mio cammino verso Porzus e poi la discesa che transitando per il Castello di Cucagna
e il Castello di Zucco


mi riporta alla macchina. Una escursione assai soddisfacente anche se avrei fatto volentieri a meno di incrociare una ventina di nostalgici del fascio  in posizione di riposo che ascoltavano il delirante discorso di un folle che parlava di "invasione di negri", di "delinquenti africani che vengono a rubarci il lavoro". Sono certo che la maggior parte di quegli esseri oltre che bere birra (a giudicare dalle panze) non abbia mai neanche saputo cosa sia il lavoro. Meno male che non mi è venuto da "scatarrare" quando son passato vicino, l'avrebbero potuta prendere come una provocazione.

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