lunedì 8 luglio 2019

Primiero Dolomiti Marathon

Correre ai piedi delle Dolomiti è veramente strabiliante. Correrci una maratona diventa il top.
La nostra Primiero Dolomiti Marathon può essere veramente incorniciata come esperienza seppure abbia portato a Milena una bella caduta ed ora sia con una caviglia gonfia. Di certo ci torneremo e più in fondo capirete il perchè.

Questo weekend trentino non era dedicato semplicemente alla gara ma a godere di un ambiente naturale perfetto, respirare la montagna non solo per l'ossigeno ma per tutta l'atmosfera di pace che la circonda.

Arriviamo in serata, venerdì, giusto in tempo per ritirare il pettorale e salutare i nostri amici Egle e Luca che sono anche loro presenti a questo evento, anzi per la verità loro lo bissano in quanto già presenti lo scorso anno.
Una buona cena in un posto assai originale non per il locale ma per i gestori, madre e figlio che definire macchiette è assai limitativo.
Sabato mattina sveglia molto presto e via in autobus verso la partenza dislocata alcuni km distante dall'arrivo. Incontriamo i nostri amici ed insieme trascorriamo l'attesa. Ci scappa pure un'intervista dello speaker.
Pronti, via. Si parte e si va subito in salita. Fino all'ultumo minuto sono stato incerto se correre al fianco di Milena oppure fare la mia gara pur sapendo che molto più di lei non avrei potuto fare.
Dopo lo start decido di andare per la mia strada e vedere se la giornata è buona visto che le gambe sin dal primo km sembrano rispondere bene.
Si va subito su, non salita ripida nè difficile in quanto si corre su asfalto o sterrato facile.
Dopo un paio di km ci sono dei tornanti che permettono di guardarsi alle spalle. Il gruppo è già molto sgranato e scorgo Milena qualche centinaio di metri indietro. Decido definitivamente che farò gara per me.
Fino al 12° km la strada sale quasi costantentemente ed io la prendo con tranquillità ma con decisione. Percorro un tratto con una ragazza di Montebelluna che in quel momento è 3^, posizione che manterrà fino alla fine.
Intorno al 13° km mi informano che sono 45°.
Informazione fine a se stessa perchè la strada da percorrere è tantissima e soprattutto non conosco la discesa durante la quale se fosse troppo tecnica perderei certamente tanto terreno.
Corro costantemente vicino ad altri 3-4 podisti coi quali ci scambiamo le posizioni a seconda che si tratti di discesa o salita.
Si scorge l'abitato di San Martino di Castrozza dove transiteremo al 16° km e dove parte la gara breve di 26 km. Tutto è pronto ma abbiamo ancora margine di vantaggio da prendere noi maratoneti. Ormai siamo molto sfilati e quando ricomincia la salita ne scorgo avanti 3 o 4.
Mi sento veramente bene. "L'animale da gara" che è in me quando indosso il pettorale comincia ad agire. Le gambe vanno ed il cervello comincia a pensare di poter riprendere qualcuno...saranno i miei target da inquadrare.
Transito a metà gara in 2:02:02 e finalmente svelo a me stesso il recondito desiderio di chiudere sotto le 4 ore. Non avevo osato rivelarlo ma ora sapendo che comunque c'è tanta discesa posso crederci.
Intanto sono partiti quelli della breve e qualcuno comincia a sopraggiungere alle spalle.
Mi scanso per farli passare per evitare ogni intralcio e soprattutto problemi di cadute soprattutto nei tratti di sentiero più stretto.
Incontriamo un tratto di sentiero in decisa salita dove sono costretto a correre per diverse centinaia di metri poi finalmente si riparte.
Lungo la discesa nel bosco mi scanso ogni volta che sento qualcuno sopraggiungere, si tratta però di concorrenti della gara breve. Nessuno della Maratona riuscirà a prendermi fino alla fine anzi inizio a recuperare "diversi sprovveduti" che hanno dato troppo in partenza.
Mi esalto e sfrutto appieno le mie gambe che sembrano rispondere meglio che mai.
Lo scenario dove corriamo è incantevole anche se non è facile ammirarlo perchè bisogna tenere gli occhi a terra se si vuole evitare di inciampare.
Transitiamo accanto ad un laghetto del quale neppure mi accorgo e questo suciterà l'ilarita dei miei amici quando lo svelerò a pranzo.
I km sono segnati in senso inverso, indicano quindi la distanza mancante.
A meno 10 ho già recuperato diversi della maratona. Immagino di poter essere almeno verso la 35^ posizione ma il bello viene adesso perchè nei tratti di discesa ma soprattutto in falsopiano vado veramente forte e raccolgo continuamente "vittime".
Gli ultimi 5 km sono emozionanti, corro come se tutta la salita non fosse transitata nelle mie gambe. Gli ultimi 2 amici li superò nell'ultimo km e non c'è veramente possibilità che mi possano riprendere. Già da qualche km ho realizzato facendo i miei soliti conti che l'obiettivo di stare sotto le 4 ore è largamente realizzato. Non mi risparmio comunque e chiudo in 3:53:13 al 22° posto assoluto con un ottimo 3° di categoria.
Dopo aver atteso un po' mi avvio a ritroso per aspettare Milena che arriva in 4:27 dopo aver perso diversi minuti per una caduta che le ha provocato una leggera distorsione alla caviglia. Non so come abbia fatto a correre per tanti km visto che poi in serata il suo piede "lievita" e diventa nero.
Conclude comunque al 6° posto assoluto e finiamo entrambi in premiazione.
Non resta che attendere gli amici Egle e Luca che completano anche loro questa splendida gara molto soddisfatti.



Direi che si tratta veramente di una gara da incorniciare...
...e alla quale parteciperemo anche il prossimo anno visto che come premio abbiamo avuto l'iscrizione gratuita per la prossima edizione.








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