C'erano almeno un paio di comitive di numerosi escursionisti che abbiamo trovato anche sulla via del ritorno con tanti bambini.
Quando il bosco finisce si apre uno scenario verde incantevole.
Numerosissimi i cavalli e le mucche al pascolo.
Non manca anche un gregge di pecore.
Giulia ne approfitta per far qualche foto ed un breve video.
Una scena coglie la nostra attenzione. Un cavallo solitario, immobile, sembra guardare il branco dall'alto di una collinetta, abbiamo immaginato che fosse il capobranco.
Dopo aver raggiunto il rifugio ci avviamo verso la cima che raggiungiamo dopo poco tempo. Siamo oltre quota 2000 s.l.m. e per Giulia si tratta della più alta quota mai raggiunta.
Mentre scrive una strofa di una poesia la sorprendo alle spalle con una "scarica" di foto.
Peccato che il cielo sia offuscato dalla foschia e ciò non permetta di godere appieno del panorama.
Lungo il primo tratto di discesa ci imbattiamo in un gregge di capre...
...alcune delle quali con un vello assai originale.
Per la discesa, dopo aver mangiato un favoloso strudel al rifugio, scegliamo di seguire un sentiero diverso che ci porta a passare vicino alla chiesetta di Madonna della Neve.
La nostra bella escursione si conclude felicemente e con soddisfazione dopo circa 3 ore e mezza
Sulla via del ritorno passiamo dal Lago del Predil.
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