venerdì 10 febbraio 2017

Gambe non volete correre? Pedalate!!!


Attendevo con ansia una giornata soleggiata, non tanto fredda e senza vento da dedicare ad un bel girobike. Il mio ginocchio sinistro fa qualche capriccio, non ne vuole sentire di correre, o almeno, quando siamo in gara fa il suo dovere ma di allenarsi non se ne parla. Ogni volta è uno stillicidio sia per il fisico ma ancor più per il morale.
Ma un ex-triathleta non si perderà certo d'animo. 
Si tira fuori il velocipede e si pedala.
 Mi vesto di un invernale non eccessivo, scelta che si rivelerà azzeccata perchè appena si comincia a pedalere "il corpo va subito in temperatura".
Recentemente ho conosciuto Enrico, un amico camminatore di QUELLI DELLA NOTTE, lui è un appassionato ed ex ciclista, mi ha invitato ad aggregarmi al suo gruppo il TEAM PONTONI di Povoletto che si ritrova il venerdì mattina a Povoletto per uscite che potrebbero essere alla mia portata.
Esco di casa senza una idea precisa sul da farsi, voglio vedere come va la gamba, come sono le sensazioni e soprattutto non voglio rischiare di "bruciare una possibile nuova prospettiva aggregativa" al primo colpo.
Prendo direzione Povoletto, mi impongo di partire lento, metto un rapporto agile, le gambe girano rapide...
Si vabbè...agile sì ma così è troppo...salgo su un rapporto più pesante.
Antonio che cazzo fai? Avevi detto che saresti andato piano.
Guardo il contachilometri, 27-28 km/h,  beh può andare...
Ormai sono sul ponte sul Torre, mi sento bene, mancano pochi km al ritrovo con gli amici. Avrei ancora una oppurtunità di deviazione ma opto per aggregarmi. Intravedo a distanza un ciclista che procede tranquillamente, lo aggancio e procedo, scoprirò dopo che è uno del gruppo.
Siamo in piazza, presentazioni di rito e si parte in direzione Fagagna.

 Siamo in 9, 8 uomini ed una donna, Gabriela che si dimostra subito assai efficiente. Mi posiziono a centro gruppo, in quella posizione che neutra che non sovraespone troppo.
Il ritmo viene subito imposto da Bruno, un "motore" di cui Enrico mi ha già parlato. Un ciclista forte alla cui ruota si pone subito Angelo. Si pedala tranquillamente in fila indiana sul tratto pianeggiante.
Me la godo alla grande, c'è il sole, il ritmo è tranquillo. Tocca prestare attenzione alla ruota di quello che precede, non andavo in gruppo da un sacco di tempo, abituato come sono a pedalare in solitario o al massimo in 2.
In zona Brazzacco affrontiamo qualche timido saliscendi che non mi può certo intimorire.
Ne approfitto per rubare un paio di foto per documentare questa uscita. I primi saliscendi fanno un po' di selezione ma basta una breve pausa per ricompattare. Ogni tanto Enrico mi chiede come va e naturalmente lo tranquillizzo...temevo medie più elevate che avessero potuto mettermi in difficoltà.
Ogni tanto Bruno ha uno "schizzo di genio" e dà una strappata alla quale cerco di reagire. Sotto sotto questo tipo di corsa mi diverte di più delle mie uscite monotone alla TESTA BASSA E PEDALARE.


Quando io sono giunto al 40° km svoltiamo per una strada laterale ed Enrico mi avverte che ci avviamo per una pausa caffè. Ci sta benissmo, è anche un modo per conoscere i nuovi amici. Tra una chiacchiera e l'altra viene fuori qualche notizia sui miei precedenti sportivi, Triathlon ma soprattutto Maratona. Dopo una decina di minuti che parlavamo uno di loro (del quale non ricordo il nome) mi dice: MA TU NON SEI MICA MARGIOTTA?
"Così mi chiamano rispondo".
La fama di pazzo podista mi precede anche nel mondo del ciclismo. Pazienza.
Riprendiamo la strada di casa. Sono in ritardo, devo esser al lavoro nel pomeriggio. Mi tocca ringraziare e salutare gli amici. Mi faccio gli ultimi 17-18 km in solitudine. Metto in quarta approfittando di una leggera discesa e passo ad un ritmo decisamente più veloce. Intravedo davanti un ciclista e mi pongo al suo inseguimento. Ora mi riconosco...sono io, matto anche in bici.
Quando lo raggiungo lo saluto e mi pongo davanti senza accellerare troppo. Gli lancio l'esca in modo che si agganci.
Naturalmente lo fa.
Un km tranquillo poi alzo il rapporto e spingo sui pedali. La velocità segna 35-36 km/h, l'amico tiene.
Dopo una decina di minuti accenno a rallentare e ga galantuomo mi dà il cambio tenendo il ritmo alto. Questi si che sono belle conoscenze. Peccato che ad un bivio le nostre strade si dividano.
Rientro a casa molto soddisfatto.
Che splendida mattinata!!!!
...e belle prospettive di uscite in compagnia

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