Una uscita estemporanea in bici ha il suo valore ma quando si comincia a doppiare la cosa si fa seria.
Ieri un bel giro tranquillo di 60 km che ho doppiato oggi altri 73 km.
In mattinata Milena aveva in programma il suo allenamento di qualità di corsa (ripetute 3000-2000-1000) che ha svolto con gran precisione; purtroppo non posso esserle al fianco perchè le mie gambe rifiutano la corsa in questo periodo.
Non aveva ancora finito la doccia e senza darle tregua le ho proposto un giro in bici...naturalmente sapeva che non aveva scampo e la risposta è stata positiva.
Detto fatto pochi minuti dopo eravamo in strada. Imperativo categorico: NON ESAGERARE CON LA MEDIA.
In effetti mantengo la parola tirando i primi km senza esagerare. Procediamo in direzione Savorgnano al Torre da dove prendiamo la Via della Motta. Ho in testa di provare qualche salita che di solito disdegno. Voglio vedere se la ritrovata efficienza si possa rivelare tale anche ascendendo in bici.
Inizieremo con poco.
Sin dalla prima salita da Pradandons in direzione di Clotz sento la gamba che va decisamente bene, Milena è leggermente in difficoltà anche perchè ha perso un po' di feeling con la sua bici che fa qualche capriccio.
Riprendiamo dopo la discesa che ci porta fino a Nimis di buona lena. Milena sta in scia con scioltezza.
Seconda salitina verso Monte Croce, poche centinaia di metri che mi hanno sempre ispirato. Segue la splendida discesa dove volendo si possono disegnare belle curve prima di affrontare il rettilineo in discesa a tutta.
Nuova asperità (piccola) a Faedis.
Ero già intenzionato ad andare verso Cividale ed inserire qualche altra salitina. Milena mi ha rivelato di voler rientrare (teniamo presente che venerdì sera aveva fatto allenamento di nuoto e poche ora dopo seduta di ripetute di corsa).
La strada che ci riconduce verso casa è il leggera discesa...mi metto in posizione e tiro alzando la media, Milena non si scompone e mi sta in scia senza problemi.
Quando siamo praticamente a casa anche su invito di Milena io devio per incrementare il kilometraggio sfruttando questa giornata nella quale mi sento veramente in vena. Procedo in direzione di Pagnacco, Moruzzo, Fagagna.
Si tratta di un tracciato abbastanza nervoso senza alcuna asperità ma continuamente nervoso.
Spingo sui pedali e le gambe vanno.
Chiudo il mio giro con 73 km con una media accettabile considerato il dislivello ma soprattutto con la consapevolezza di essermi veramente divertito
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