martedì 30 aprile 2019
Fine del 1° Quadrimestre
VOTO 8
Termina il primo quadrimestre e come succedeva a scuola arrivano le pagelle e i primi consuntivi.
Questa prima parte di stagione è dedicata completamente alla Maratona.
Tanti km percorsi in allenamento ma anche tante gare, tutte disputate al meglio. Purtroppo c'è stato spazio solo per una Mezza caduta in piena preparazione e quindi non al top come risultato.
L'obiettivo pianificato era la Maratona della Grecia Salentina e sono veramente felice di averlo centrato riuscendo a raggiungere il top della forma per quella data.
Ora affronteremo il 2° quadrimestre nel quale ci dedicheremo alle corse di Endurance con qualche salto sui Trail. Nulla di particolare ma per quanto possibile cercheremo di toglierci qualche soddisfazione senza trascurare la bici che con la primavera torna ad essere il mezzo privilegiato.
A maggio un'avventura americana (Buffalo Marathon)
A metà giugno proverei a Buttrio la 12 Ore o in alternativa la 6 Ore
A fine giugno mi piacerebbe tornare sulla Pistoia-Abetone
A luglio spero la Romantische Strasse Marathon
Entro agosto almeno 3 Trail per sporcarsi un po'
venerdì 26 aprile 2019
Da Attimis fino alle Malghe del Porzus...forse.
Erano tanti anni che auspicavo di andare sulle Malghe del Porzus. Ci sono arrivato vicino tante volte, in bici, di corsa , di passo, anche in macchina ma mai avevo preso la decisione di fare quelle poche centinaia di metri che separano l'ambita meta dalla strada asfaltata.
Stamattina mi sono svegliato con la voglia di camminare e perchè non provare proprio questa bella passeggiata?
Mi avvio verso Attimis ma la delusione mi prende, Il cielo è scuro e la zona appare già da Udine completamente coperta dalle nuvole. Non desisto, partirò e all'occorrenza ripiego con le pive nel sacco mi dico.
Parto dalla Chiesa di Attimis lungo il sentiero 765 che mi porta in breve tempo prima al Castello Inferiore e poi a quello Superiore di Attimis. In realtà si tratta di pochi ruderi.
La salita nel bosco è assai gradevole anche la pendenza si dimostra subito impegnativa, viaggiamo costantemente oltre il 12% di media.
Il sentiero è molto ben segnato e pieno di fiori e fragoline selvatiche.
Conosco questo sentiero per averlo percorso in discesa ma naturalmente fatto nel verso opposto assume un aspetto assai diverso.
In poco più di un'ora raggiungo Porzus che è già in parte avvolto dalle nuvole, volgo lo sguardo in alto e assolutamente non si vede nulla. Scelgo comunque di provare a salire ancora un po', eventualmente poi prenderò la strada asfaltata che conosco molto bene.
La salita è sempre impegnativa e cade anche qualche goccia di pioggia, le nuvole ormai mi avvolgono. Incrocio la strada asfaltata. "Sento odor di Malghe" che oggi pensavo proprio di vedere invece la visibilità è minima. Ho quasi deciso di desistere ma quando adocchio un cartello con l'indicazione Malghe del Porzus mi faccio tentare e lo intraprendo.
Cammino un bel po' senza scorgere molto se non il sentiero e i segnali bianche e rossi molto numerosi.
Ad un certo punto avverto di aver raggiunto il punto più alto. Immagino che siano le Malghe in quanto non ci sono alberi ma non posso esserne sicuro.
Proseguo con l'unico obiettivo di guadagnare la discesa ma l'impresa di fa più ardua del previsto comunque dopo aver "conquistato a mia insaputa" la cima del Monte Carnizza prendo il sentiero che mi porta giù verso Clap.
Sono ancora immerso nelle nuvole come pure lo è questo piccolo villaggio dove incontro un pastore (avevo notato in un recinto delle pecore) che mi indica il sentiero per raggiungere Porzus senza fare il giro largo su asfalto.
Questa che doveva essere una breve gita si sta trasformando in un bel trekking con discreto dislivello che alla fine sarà quasi di 1000 m.
Da Porzus prendo la strada asfaltata per un pezzo, giusto il tempo per vedere e salutare un podista più pazzo di me.
L'ultimo tratto è un ripasso del primo tratto di sentiero che mi riporta presso la Chiesa di Attimis dopo oltre 16 km di cammino.
Le Malghe del Porzus meritano una nuova visita in condizioni di visibilità migliore ma io mi sono divertito assai.
Stamattina mi sono svegliato con la voglia di camminare e perchè non provare proprio questa bella passeggiata?
Mi avvio verso Attimis ma la delusione mi prende, Il cielo è scuro e la zona appare già da Udine completamente coperta dalle nuvole. Non desisto, partirò e all'occorrenza ripiego con le pive nel sacco mi dico.
Parto dalla Chiesa di Attimis lungo il sentiero 765 che mi porta in breve tempo prima al Castello Inferiore e poi a quello Superiore di Attimis. In realtà si tratta di pochi ruderi.
La salita nel bosco è assai gradevole anche la pendenza si dimostra subito impegnativa, viaggiamo costantemente oltre il 12% di media.
Il sentiero è molto ben segnato e pieno di fiori e fragoline selvatiche.
Conosco questo sentiero per averlo percorso in discesa ma naturalmente fatto nel verso opposto assume un aspetto assai diverso.
In poco più di un'ora raggiungo Porzus che è già in parte avvolto dalle nuvole, volgo lo sguardo in alto e assolutamente non si vede nulla. Scelgo comunque di provare a salire ancora un po', eventualmente poi prenderò la strada asfaltata che conosco molto bene.
La salita è sempre impegnativa e cade anche qualche goccia di pioggia, le nuvole ormai mi avvolgono. Incrocio la strada asfaltata. "Sento odor di Malghe" che oggi pensavo proprio di vedere invece la visibilità è minima. Ho quasi deciso di desistere ma quando adocchio un cartello con l'indicazione Malghe del Porzus mi faccio tentare e lo intraprendo.
Cammino un bel po' senza scorgere molto se non il sentiero e i segnali bianche e rossi molto numerosi.
Ad un certo punto avverto di aver raggiunto il punto più alto. Immagino che siano le Malghe in quanto non ci sono alberi ma non posso esserne sicuro.
Proseguo con l'unico obiettivo di guadagnare la discesa ma l'impresa di fa più ardua del previsto comunque dopo aver "conquistato a mia insaputa" la cima del Monte Carnizza prendo il sentiero che mi porta giù verso Clap.
Sono ancora immerso nelle nuvole come pure lo è questo piccolo villaggio dove incontro un pastore (avevo notato in un recinto delle pecore) che mi indica il sentiero per raggiungere Porzus senza fare il giro largo su asfalto.
Questa che doveva essere una breve gita si sta trasformando in un bel trekking con discreto dislivello che alla fine sarà quasi di 1000 m.
Da Porzus prendo la strada asfaltata per un pezzo, giusto il tempo per vedere e salutare un podista più pazzo di me.
L'ultimo tratto è un ripasso del primo tratto di sentiero che mi riporta presso la Chiesa di Attimis dopo oltre 16 km di cammino.
Le Malghe del Porzus meritano una nuova visita in condizioni di visibilità migliore ma io mi sono divertito assai.
martedì 23 aprile 2019
Pasquetta di corsa e di salita sull'Osternig
Una splendida giornata di sole ci ha tenuto compagnia in questa PASQUETTA del 2019.
La mattina siamo andati ad "onorare" la Cormorana, la nota FIASP (marcia non competitiva) che parte dal Parco del Cormor e percorre tante strade e sentieri che io calco nei miei allenamenti. Ottima occasione per vedere tanti amici e correre insieme a Milena una ventina di km.
Purtroppo le mie gambe non sono d'accordo, risentono della fatica accumulata negli allenamenti dei giorni precedenti (salita sullo Zoncolan e girobike a Grado). Arranco alle spalle di Milena che spesso mi distanzia e nel tratto finale mi stacca inesorabilmente umiliandomi.
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Ugovizza per affrontare una salita che già conosciamo per averla affrontata assieme già due volte (Milena molte di più).
L'escursione inizia già a quota 1200 m s.l.m. per cui è verosimile che in cima si possa incontrare neve.
Ci sono diverse macchine al parcheggio, lungo le prime rampe della salita incrociamo diversi escursionisti che sono di ritorno tra i quali anche una amica di Cividale, Federica Qualizza che ben conosciamo come ottima podista.
La prima parte del sentiero una volta lasciata la strada forestale dopo il rifugio Nordio è molto triste perchè ci sono tanti alberi caduti o abbattuti.
Più in alto invece ci addentriamo nel bosco.
Ben presto si comincia a vedere la neve.
Per fortuna risulta ancora agevole camminare senza pericolo di sbrissare.
Poche centinaia di metri e siamo fuori dal bosco. I crochus sono in fiore. Il versante esposto a Nord è completamente innevato, fantastico il contrasto tra il verde degli alberi e il binco candidissimo e lucente della neve.
Giunti nella zona dei rifugi c'è un vento fortissimo e divenuto freddo che ci spinge alla decisione di sospendere la nostra ascesa per non cercare rogne. Torniamo sui nostri passi perchè è impossibile passare per la Chiesetta della Madonna della Neve per la quale eravamo transitati nelle altre occasioni.
La mattina siamo andati ad "onorare" la Cormorana, la nota FIASP (marcia non competitiva) che parte dal Parco del Cormor e percorre tante strade e sentieri che io calco nei miei allenamenti. Ottima occasione per vedere tanti amici e correre insieme a Milena una ventina di km.
Purtroppo le mie gambe non sono d'accordo, risentono della fatica accumulata negli allenamenti dei giorni precedenti (salita sullo Zoncolan e girobike a Grado). Arranco alle spalle di Milena che spesso mi distanzia e nel tratto finale mi stacca inesorabilmente umiliandomi.
Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Ugovizza per affrontare una salita che già conosciamo per averla affrontata assieme già due volte (Milena molte di più).
L'escursione inizia già a quota 1200 m s.l.m. per cui è verosimile che in cima si possa incontrare neve.
Ci sono diverse macchine al parcheggio, lungo le prime rampe della salita incrociamo diversi escursionisti che sono di ritorno tra i quali anche una amica di Cividale, Federica Qualizza che ben conosciamo come ottima podista.
La prima parte del sentiero una volta lasciata la strada forestale dopo il rifugio Nordio è molto triste perchè ci sono tanti alberi caduti o abbattuti.
Più in alto invece ci addentriamo nel bosco.
Ben presto si comincia a vedere la neve.
Per fortuna risulta ancora agevole camminare senza pericolo di sbrissare.
Poche centinaia di metri e siamo fuori dal bosco. I crochus sono in fiore. Il versante esposto a Nord è completamente innevato, fantastico il contrasto tra il verde degli alberi e il binco candidissimo e lucente della neve.
Giunti nella zona dei rifugi c'è un vento fortissimo e divenuto freddo che ci spinge alla decisione di sospendere la nostra ascesa per non cercare rogne. Torniamo sui nostri passi perchè è impossibile passare per la Chiesetta della Madonna della Neve per la quale eravamo transitati nelle altre occasioni.
domenica 21 aprile 2019
Maratona del Lamone
Russi 14 Aprile 2019.
Torniamo per l'ennesima volta a Russi per correre la Maratona del Lamone, una gara con la quale Milena ha un ottimo feeling.
Il weekend non comincia con i migliori auspici perchè appena arrivati nel B&B che ci avrebbe ospitato ci accorgiamo che Milena ha dimenticato il Garmin, dovremo inventarci qualcosa ed infatti alla fine le presterò il mio mentre io mi arrangerò con un semplice cronometro acquistato da Decathlon.
L'indomani mattina mi accorgo che anche io ho combinato la mia: ho sbagliato a prendere le scarpe e quindi mi ritrovo con le vecchissime e consunte Viziglo. Tutto sommato andrà bene nonostante una grossa vescica sull'alluce sinistro.
Viaggio sin dall'inizio con un buon margine sotto le 3 ore e mai avrò il dubbio di non farcela. Il percorso lo conosco a memoria e so che gli ultimi 6 km sull'argine saranno impegnativi soprattutto se ci dovesse essere un po' di vento.
Mi attendo un calo, un cedimento di qualche secondo della media. In effetti il cedimento è minimo tanto che riesco a chiudere con qualche secondo in meno anche rispetto alla recente Maratona di Rimini.
2:57:36 per il mio 244° sigillo
Sono soddisfattissimo e pure ben premiato.
Nuovo PB sul Picjul del Trofeo Kaiser
Riparte il consueto appuntamento con il Trofeo Kaiser ideato dall'amico Luca Baradello che mette "in competizione" chiunque voglia far fatica per scalare il Kaiser Zoncolan dal versante Sutrio, Ovaro oppure il VKaiser da Ravascletto.
Il mio primo tentativo è stato sul Picjul venerdì scorso.
Una splendida giornata di sole a far da cornice. Parto conscio di avere nelle gambe la lunga uscita in bici di 48 ore prima ma pure consapevole del mio ottimo stato di forma.
Al primo lap mi accorgo che sono già su un ritmo decisamente più veloce dell'ultima prova dello scorso anno nella quale avevo sfiorato di poco l'obiettivo di scendere sotto l'ora.
Procedo con ritmo regolare faticando ma riuscendo ad andare sempre in spinta.
Purtroppo il bosco che circondava la strada è stato distrutto lo scorso inverno ed ora stanno lavorando per tagliare tutti gli alberi. E' veramente triste guardarsi attorno.
Procedo per la mia salita controllando ad ogni lap ed accorgendomi che via via il vantaggio sul mio vecchio tempo sale costantemente.
E' veramente un trionfo, affronto gli ultimi 500 m allungando ulteriormente per godermi questo PB inaspettato. Quasi 6 minuti di miglioramento è veramente una gran roba.
Appena possibile ora bisogna tentare il colpaccio anche sul Grande Kaiser.
54:43 il tempo finale che va a migliorare il vecchio 1:00:36 (aprile 2017) con una media di 5:48 m/Km
Una volta affrontata la discesa meritatissima è la birrozza che mi gusto al bar da MR Zoncolan
lunedì 1 aprile 2019
Rimini Marathon...e son 243
La Rimini Marathon non era in preventivo nel mio personale calendario di gare per il 2019 ma la buona sorte ci era stata benevola a Terni concedendoci l'iscrizione gratuita per questa Maratona.
Questa diventa quindi la 3^ gara "nuova" che entra nel mio palmares (dopo Terni e Calimera) in questo 2019.
Uno splendido weekend di sole e divertimento ci attende. Iniziamo subito con il ritiro del pettorale con momento di panico perchè Milena riesce a perdere il pettorale dopo pochi minuti dal ritiro. Per fortuna con la collaborazione di qualche addetto collaborativo tutto si risolve con l'attribuzione di un nuovo pettorale.
D'obbligo una foto per testimoniare la presenza dell'Atletica Tre Casali qui a Rimini.
Nel pomeriggio ci si va a stendere in spiaggia per colorirsi un po'.
La gara.
Siamo in tanti alla partenza, per fortuna usufruiamo dell'ingresso in prima griglia che ci permette di non perdere secondi preziosi. Nonostante ciò Milena ha un brivido perchè dinanzi a lei una rovinosa caduta coinvolge un certo numero di podisti.
Si parte. Da subito le prime sensazioni non sono delle migliori. Le gambe non rispondono. Giriamo per le vie del centro anche se le strade sono larghe. Il primo lap che guardo mi abbatte un po' perchè pensavo di esser partito fortino ma il dato oggettivo è invece pesante.
Incrocio Lorenzo Paussa, un amico di Cividale con il quale scambio 2 chiacchere. Gli rivelo che oggi non ho idea del ritmo che terrò.
Mi superano i pace-maker delle 3 ore, tra di loro distinguo Ivan Cudin che naturalmente saluto. Mi chiede anche lui se intendo seguirli e gli dico di no.
Rimango in coda al gruppone, staccato di una cinquantina di metri e nella confusione riesco anche a perdere il primo ristoro.
Le sensazioni non sono positive tanto che penso di prendermi una gara di relax e procedere su un ritmo più lento.
Intorno al 10° km riprendo i pace-maker. Non ho quasi mai guardato il cronometro, mi affido completamente al ritmo scandito da Cudin e company.
Si viaggia verso Riccione lungo rettilinei interminabili che però non sono noiosi come avevo immaginato. Ora le sensazioni sono migliori ed allora ci provo.
Fino all'arco del 21° km sto nel gruppone. Si transita in 1:29.00 alla mezza, sono in 99^ posizione.
Improvvisamente come colto da raptus decido di lasciare gli amici e azzardare l'allungo. Raggiungo un gruppo di "spingitori" di carrozzella che hanno scommesso di riuscire a spingere un amico (Cristiano) e farlo chiudere sotto le 3 ore.
L'inseguimento dura qualche km ma avere un punto di riferimento agevola la rincorsa e il ritmo si vivacizza. Per un momento decido di stare con loro ma si entra su un viale stretto a Riccione. Diventa pericoloso. Meglio superare ed andare sul il mio ritmo. La corsa è sciolta ed efficiente, ciò mi permette di recuperare diverse posizioni. Naturalmente questa è tutta benzina per il mio entusiasmo.
Al 30° km ho un ampio margine sulle 3 ore ma chi conosce la Signora sa che non bisogna mai abbassare la guardia.
Fai i miei soliti conti ad ogni lap. Ho un margine di oltre 100 secondi...ah la passione per la matematica in questo mi aiuta.
Sono ormai sulle strade che ho percorso sabato pomeriggio. Sul lungo viale che porta verso il porto mi esalto. Raggiungo prima una ragazza che terminerà 3^ assoluta poi altri.
Sto correndo veramente bene persino in spinta e sotto i 4:10 al km. Niente e nessuno mi strapperà ormai questo nuovo sigillo UNDER THREE HOURS.
Al porto si svolta a sinistra, mancano poco più di due km. Riesco ad incrementare ulteriormente.
Si transita su Ponte Tiberio.
Ora rimane solo un lungo, lunghissimo rettilineo. Intravedo già l'arco d'arrivo.
Si transità nella piazza principale, finalmente un po' di incitamento che ha latitato durante tutta la gara.
Sono euforico e mi lancio persino nell'allungo finale che mi porta a chiudere in 2:57:41 in 52^ posizione assoluta su 1380 arrivati ,un negative split che mi gratifica.
La seconda parte di gara è volata via senza accorgersi, le quasi 50 posizioni recuperate dimostrano la sua bontà.
Il tempo di rifocillarmi qualche minuto e poi vado ad attendere Milena che mi fa la sorpresa di arrivare prima del previsto. Anche lei chiude in ottima posizione, 7^ assoluta con 3:13:38.
Sarà lei oggi a "portare la spesa a casa" io mi accontento del 132° sigillo sotto le 3 ore, un traguardo che non tantissimi possono vantare.
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