martedì 10 gennaio 2017

La Befana vien di corsa

Molto spesso in questi miei 23 anni di podismo ho iniziato l'anno con una gara di Maratona il giorno dell'Epifania. Era una occasione per ritrovare tanti amici in un clima non eccessivamente agonistimo anzi in alcuni casi molto goliardico o particolare.


Piacenza 1997
Così accadeva nel 1997 di correre nella neve a Piacenza e comunque di riuscire a realizzare una ottima prestazione; di quella gara quel che più ricordo è la luce del sole che rifletteva sulla bianca coltre di neve ed a tratti quasi accecava.
Brembo con Nerino Paoletti e Amedeo Bonfanti
Anni dopo iniziò la serie di Maratone corse al Brembo (nei pressi di Treviglio, Bergamo) lungo un circuito di poco più di 2 km sul quale si correva sia la maratona che la mezza. Ricordi di battaglie con l'amico Comparelli che, impegnato sulla 21, puntava a terminare la gara prima di me che ero sulla 42, naturalmente dovevo doppiarlo ogni giro (viaggiavo quindi a velocità doppia) ma con un moto di orgoglio ed una accellerazione da gazzella (da 120 kg) mi battè. Al Brembo correva anche la befana e tanti "babbi" Natale appassionati di Maratona; mi manca assai quell'appuntamento.
La tradizione è stata poi raccolta da Andrea Accorsi e la Maratona di Crevalcore. L'ambiente rimane sempre molto familiare e caldo anche se come in questa ultima edizione si parte con diversi gradi sotto zero. Il ritrovo nella palestra dove si svolgono tutte le operazioni preliminari e successive alla gara è il momento di saluti ed auguri di buona salute e buona annata podistica. Li ritrovi quasi tutti gli amici "maratonari", convengono da tutta Italia. Quest'anno numerosa anche la partecipazione friulana, numerosa ed anche di altissimo livello perchè molti sono anche andati a premio, in particolare le donzelle e Rolando Vit.
Crevalcore con Ilaria Marchesi e Elena Fabiani
A Crevalcore ho bei ricordi anche della gara condotta insieme a Elena Fabiani un paio di anni fa e in quella occasione ho avuto modo di conoscere anche Ilaria Marchesi, atleta di casa molto spiritosa oltre che molto brava.
A Crevalcore ho anche ricordi meno belli perchè ho beccato una multa per eccesso di velocità che da pirla ho pagato anche due volte!!!!
Ma veniamo alla Maratona di Crevalcore del 2017.
Friulani al seguito
Giornata gelida ma il sole ci accompagna per tutta la gara rendendoci meno aspra la fatica; a giochi fatti il clima lo si potrà indicare come ideale per realizzare un buon tempo.
Parto insieme a Milena Grion, l'intenzione è di impostare un lunghissimo come allenamento senza aspirare ad alcun riscontro cronometrico. Conveniamo che un tempo intorno alle 3:30' può andare benissimo.
Partiamo.
Primo split 4:30. GULP...dove cazzo andiamo Milena? bisogna rallentare!!!
Per fortuna da questo momento in avanti Milena smetterà di guardare il Garmin affidandosi completamente a me per tenere il ritmo. Si corre bene, naturalmente, il clima è ideale, il terreno senza alcuna asperità, abbiamo accanto degli amici con i quali parlottiamo, in particolare un ravennate appassionato di ultra.
Come al solito guardo quasi tutti gli split, viaggiamo bene ma ben sotto il ritmo previsto...finchè la barca va lasciala andare. Sento Milena molto sciolta, rilassata, corre veramente bene. Sono fiducioso anche se, conoscendola, so che devo temere la crisi di testa degli ultimi km. Il gruppo è molto sgranato, so che abbiamo avanti solo poche ragazze una delle quali l'abbiamo a vista e su di lei impostiamo l'inseguimento.
Intorno al 14° km affrontiamo il tremendo cavalcavia che ben ricordo, al secondo giro so che sarà assai impegnativo ma dalla discesa successiva si può "prendere la rincorsa" per fare un buon finale oppure "ammainare le vele" e arrendersi.
Lo affrontiamo bene, Milena meglio di me infatti mi stacca, è un buon segno. Mi rimetto in testa e tiro; ci avvicianiamo al passaggio nei pressi dell'arrivo ma improvvisamente vedo Milena che si scansa ed è costretta al pit-stop, la aspetto al ristoro del 20°, in effetti perde solo pochi secondi che recupereremo in brevissimo. Transitiamo alla mezza in 1:41'50''. Inizia il secondo giro. Ora comincia la vera scommessa: tenere il ritmo alto più a lungo possibile. Ogni tanto incito Milena ma senza mai rivelarle che stiamo viaggiando ad un ritmo che insieme non abbiamo mai tenuto e lei non corre da oltre 6 anni.
Scorrono i km e noi siamo lì. Recuperiamo podisti che cominciano a pagare dazio. Per un certo tratto corriamo al fianco di Claudio Cettolo anche lui vittima di problemi intestinali. Da lontano intravedo la sagoma di una bravissima atleta friulana, Italia Della Torre.
Con Italia
Conosciamo bene il suo valore ma intravedo la possibilità di riprenderla e guadagnare anche una posizione. Bisogna avere pazienza, non sprecare neppure una energia. Milena è concentratissima, anche se ha dovuto fare un secondo velocissimo pit-stop ha ripreso a correre a gran ritmo. Faccio un po' di conti; la prospettiva di realizzare un 3:25 è concretissima anche se ci fosse un cedimento. Toh chi si vede...anche Gianni Stelitano, anche lui friulano che ha avuto un leggero cedimento. E' di grande tenacia, lo conosco, infatti lo superiamo ma caparbiamente ci terrà d'occhio realizzando il suo PB che al traguardo vedremo celebrare di par suo.
Quando mancano 5 km ormai Milena è assolutamente in trance agonistico, corre benissimo, sciolta anche se il fiato comincia ad essere corto, non è a causa di una crisi ma perchè io ho alzato ulteriormente il ritmo di qualche secondo. I metri di svantaggio da Italia si riducono, ormai solo poche decine. Bisogna anche pensare alla strategia da usare al momento dell'aggancio. Milena è al limite, chiederle un ulteriore aumento della media potrebbe significare farla andare in crisi. D'altro canto buttare alle ortiche l'opportunità di arrivare quarta assoluta è impensabile. Le faccio l'ennesimo incitamento e le intimo di seguirmi. Siamo al limite del 40° km, arriviamo alle spalle di un gruppetto di tre podisti, ci sono Italia, Enrico Vedilei, grande maratoneta amico di tante battaglie e un altro. Affianchiamo, saluto e affondo un deciso attacco che lascia senza possibilità di risposta Italia ed Enrico. Insisto. Milena mi è immediatamente alle spalle, sento al mio fianco il terzo podista che ansima.
Ancora 500 m tiratissimi, Milena è accanto, il forsennato è rabbioso non ne vuole sapere di essere superato ma non è contro di lui che stiamo correndo, oramai la nostra gara è contro il cronometro. Intravedo la possibilità di arrivare a 3:22'. Lo rivelo a Milena; ora non deve tradirmi, deve insistere, deve correre, che non le passi per la mente di smettere e buttare i piedi in avanti come le capita spesso nei finali di gara senza spinta. Milena questa volta vola ed insieme planiamo sul rettilineo di arrivo fermando il cronometro su 3:22'33'' che rappresenta il suo miglior risultato da quando corriamo assieme.
Si vola con Milena
Una gran gara da vera maratoneta FINALMENTE ed anche con split negativo come piace a me (seconda parte di gara più veloce della prima). Quarto posto assoluto e prima di CAT SF50 nella quale esordiva in questa gara. Per completare questa bellissima giornata la gioia di salire sul podio con al fianco la sua amica e compagna di scuola Nicoletta Vidoni.
Milena e Nicoletta
Si conclude in questo modo una splendida gara ed una grande giornata di sport trascorsa accanto a tanti amici, un ringraziamento particolare a Paola Pauletig che sul traguardo ha immortalato il nostro "volo".

PS
Se Milena ad inizio di preparazione corre così forte la vedo dura accompagnarla quando avrà raggiunto il top della forma.

4 commenti:

  1. ehhhh! teniamo i piedi per terra. questo è già un super risultato per me...ora si ricomincia pocopocopianopiano

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  2. alla faccia del pocopocopianopiano...
    complimenti a Milena per la super prestazione ed il risultato, ma anche a te per averla supportata a dovere!

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    1. Grazie Valentina. Tu ben sai che in maratona è molto importante la distribuzione delle forze e qui si vede il mio lavoro...fondamentale però è AVERLE LE FORZE e qui è stata brava Milena

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