mercoledì 17 maggio 2017

Dalle Valli del Natisone fino al Tagliamento a Gemona...151 km

Con un giorno intero di recupero a disposizione ed una splendida giornata di sole praticamente estivo quale migliore modo di santificare che con un bel giro in bici?
Sono uscito con buoni propositi ma mai avrei immaginato di fare 151 km così bene ed anche con oltre 1500 di dislivello.
L'obiettivo fondamentale era di tornare su a Montefosca dove ero già stato 2-3 volte negli anni scorsi. Prendo quindi direzione Cividale e quindi Pulfero.
 Costeggio il Natisone fino all'indicazione che mi indica di andare a sinistra.
 Foto di rito alla mia bici sul Ponte, da qui inizia la mia salita.
Si tratta di salita impegnativa ma non proibitiva con tantissimi tornanti.
 Dopo aver superato Erbezzo la meta successiva è Zapatocco.
I tornanti si succedono ed io pedalo quasi sempre sotto la vegetazione. C'è pace assoluta, si sentono forti i cinguetti degli uccelli e qualche rumore che potrebbe essere dovuto a qualche altro animale che scappa impaurito.
 Raggiungo Calla che rappresenta anche la fine della salita o almeno della parte principale. Qui incontro e saluto una vecchietta che sta caricando sulle spalle una sacca per irrorare le piante con anticrittogamici. Saluto e lei mi auguro buon divertimento aggiungendo poi un salomonico "speriamo che non piova" che mi mette un po' ansia anche se non ci sono nuvole minacciose in vista.
La strada spiana e raggiungere Montefosca è veramente molto semplice e gradevole.
 Uno splendido panorama su tutta la valle e anche unbel campanile
 Inizio la discesa verso Pian delle Fracadicce molto dissestata e difficile da affrontare con i freni tirati.
 Al termine della discesa mi fermo a salutare i miei fratelli asini


 Riprendo fino a Bocchetta Sant'Antonio.

 Discesa verso Canebola. Ad un certo punto mi trovo la strada sbarrata da due capre mentre sono a 50 km/h , per fortuna sono su un rettilineo e riesco a frenare in tempo per le caprette non hanno alcuna intenzione di spostarsi.
 A questo punto ho due alternative: rientrare e chiudere con 90 km o proseguire. Naturalmente scelgo la seconda e mi avvio verso Attimis.
 Proseguo per Nimis, Tarcento, Artegna. Per un momento penso di rientrare ma mi perdo la strada e quindi continuo verso Gemona.
 Ormai sono abbondantemente oltre i 100 km come proiezione finale per cui inizio a pensare ad un obiettivo quasi folle.
 Foto sul Tagliamento con alle spalle i monti che sovrastano Gemona.

 Prendo per Osoppo, Buja, Colloredo e Fagagna facendo anche un saluto alle cicogne che assistono i piccoli nei loro nidi in cima ai pali.
 Direzione Martignacco, Brazzacco, Pagnacco, Tavagnacco e poi rientro verso casa a completare questo mio splendido giro. Il sole lascia anche i suoi segni sulla mia pelle disegnando i margini della canotta.
Dedico questo giro a Andrea Marchiol che mi ha ispirato qualche settimana fa; a Luca pascolo che mi fece conoscere questi posti alle origini della mia passione per la bici; a Michela Iussa che mi aveva invitato a conoscere le Valli del Natisone; a Milena che avrebbe voluto certamente essere con me specie in questa giornata e che invece è sempre occupata dal lavoro. Infine una dedica alla mia collega Federica che mi aveva chiesto un cambio di turno sorbendosi lei un giorno di pioggia in cambio di questo.

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